COSA È IL CBD ?
Facciamo chiarezza sul cannabidiolo, o CBD, e scopriamo cosa afferma l'OMS in merito

CHE COS'È IL CBD?
La canapa è una specie vegetale che contiene più di 400 sostanze naturali, tra cui troviamo due principali gruppi di molecole attive: i Terpeni e i Cannabinoidi. Il CBD appartiene a questi ultimi.
I cannabinoidi sono molecole capaci di interagire con il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) stimolando il sistema endocannabinoide o SEC (presente in tutti gli esseri umani) per mezzo dei recettori CB1 e CB2.
Tra i cannabinoidi più conosciuti troviamo: THC, CBD e CBG. Il Cannabidiolo, o CBD, è uno dei cannabinoidi più abbondanti nella specie Cannabis Sativa L. ( nome botanico della pianta di canapa) ed è stato scientificamente dimostrato che tale molecola possiede diverse proprietà terapeutiche, tra cui: anticonvulsivante, antinfiammatoria, rilassante, antidolorifica e immunomodulante.
Il CBD influenza moltissimi processi fisiologici e racchiude le seguenti proprietà:
Antinfiammatorie e antidolorifiche
Il CBD è risultato molto efficace su varie condizioni infiammatorie, come nel caso dell'artrosi, e nei casi di dolore cronico di varia natura o dolore da neurodegenerazione (es. sclerosi multipla) o dolore neuropatico (emicrania, nevralgia, sindrome tunnel carpale, ecc) e per contrastare gli effetti della chemioterapia.
Antistress e antiansia: mitiga e riduce stati ansiosi, utile in caso di disturbo post-traumatico da stress e disturbi ossessivo - compulsivi.
Anticonvulsivante: il CBD è usato nel trattamento dei disturbi neuropsichiatrici e dell'epilessia, anche infantile, con un bassissimo rischio di effetti collaterali per coloro che soffrono di tale patologia.
Antiemetico: efficace per contrastare il vomito e la nausea.
Anticachessia: il CBD si è dimostrato utile nello stimolare il senso di appetito, risultando utile negli stati di anoressia o come conseguenza delle terapie antitumorali. Inoltre, i Cannabinoidi sono in grado di combattere l'obesità, interferendo con l'azione dell'ormone Leptina, migliorando la percezione della sazietà.
Disturbi del sonno: il cannabidiolo contrasta gli stati di insonnia, anche cronica. Legandosi ai recettori CB1 e CB2 agisce sul ciclo del sonno agevolando la fase REM (sonno profondo)
Antibatterico: recenti studi hanno mostrato l'attività battericida e batteriostatica dei Cannabinoidi ed in particolar modo contro le infezioni da parte di Streptococcus mutans, causa di infezioni orofaringee.
Cura della cute: il CBD è un valido alleato nella cura del corpo e della persona. Infatti è un ottimo antiacne, anti-age, idratante e ammorbidente della pelle. Le proprietà antinfiammatorie regolano la produzione di sebo.
Antiossidante: le proprietà antiossidanti aiutano a ritardare la comparsa dei segni dell'età sulla pelle e l'azione lesiva dei radicali liberi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il cannabidiolo (CBD) come un fitocannabinoide presente nella Cannabis sativa l., che, a differenza del THC (tetraidrocannabinolo), NON ha effetti psicotropi né crea dipendenza.
LA POSIZIONE DELL'OMS
La posizione ufficiale dell'OMS, in particolare dal rapporto del Comitato di esperti sulla farmacodipendenza (ECDD) del 2017/2018, è la seguente:
Nessun controllo internazionale: L'OMS ha raccomandato di non inserire il CBD nelle tabelle delle sostanze sottoposte a controllo dalle convenzioni internazionali sugli stupefacenti. Questa raccomandazione è stata poi accolta dalla Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti (CND) nel 2020.
Valore terapeutico: L'OMS riconosce che il CBD ha dimostrato un'efficacia terapeutica per diverse condizioni mediche, in particolare come trattamento efficace per l'epilessia (sindromi di Dravet e Lennox-Gastaut).
Ulteriori ricerche: Sebbene l'efficacia per l'epilessia sia ben documentata, l'OMS ha evidenziato la necessità di ulteriori ricerche su altri potenziali usi medici, come il trattamento di ansia, dolore cronico e disturbi del sonno, per i quali esistono prove preliminari.
In sintesi, l'OMS considera il CBD una sostanza con potenziali benefici medici e un profilo di sicurezza favorevole, privo dei rischi di dipendenza e abuso associati ad altre sostanze della cannabis come il THC.




