Il legno di canapa per salvare le foreste

28 agosto 2025

L'idea arriva dall'azienda polacca Green lines che, dopo anni di ricerca, propone mobili in canapa e lino e una bioplastica a base di canapa

Una rivoluzione verde “made in Poland” che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui produciamo legno e plastica. L’azienda protagonista di questa bella storia si chiama Green Lanes S.A., con sede a Tarnawatka, nella provincia di Lublino, che in pochi anni si è affermata come uno degli attori più promettenti nel campo dei materiali sostenibili. Fondata nel 2023, Green Lanes è già arrivata a quotarsi alla Borsa di Varsavia nel luglio 2025 e sta attirando investimenti consistenti, con l’obiettivo dichiarato di diventare un punto di riferimento nella bioeconomia europea.


DAL CAMPO AL LEGNO DI CANAPA: NASCE STRUMBER

Il fiore all’occhiello dell’azienda è Strumber, che riproduce le caratteristiche del legno duro senza abbattere alberi. Viene prodotta a partire dalle fibre di piante annuali come canapa, lino e colza, coltivate senza pesticidi, anche su terreni marginali.


Il risultato è un materiale resistente alla compressione e alla trazione, con ottime qualità estetiche e prezzi competitivi rispetto a legno naturale. Tre anni di ricerca e sviluppo, condotti presso il centro R&D di Lublino con il supporto del Centro di Ricerca sull’Industria del Legno di Czarna Woda, hanno permesso di portare Strumber dallo stadio di prototipo alla pre-industrializzazione.


Le sue applicazioni sono già molteplici: mobili, pavimenti, porte, rivestimenti interni, con test pilota avviati insieme ad aziende dei settori arredamento, HoReCa e serramenti. Nel 2025, in occasione della Milan Design Week, Green Lanes ha presentato la collezione di mobili ReHemptation, interamente realizzata in Strumber, dimostrando le potenzialità del materiale anche nel campo del design.


PIÙ CO₂ ASSORBITA DI UNA FORESTA

Dal punto di vista ecologico, Strumber si candida come un materiale carbon negative. Un ettaro coltivato a canapa o lino può assorbire tra le 20 e le 25 tonnellate di CO₂, contro le 5-6 di una foresta tradizionale. A questo si aggiunge il miglioramento della biodiversità, la riduzione dell’erosione del suolo e l’assenza di pesticidi nelle coltivazioni.


«Non stiamo solo creando un nuovo materiale, ma un’intera filiera più sostenibile, capace di ridurre drasticamente l’impatto ambientale dell’industria del legno», ha spiegato il presidente e cofondatore Piotr Pietras, sottolineando come i prodotti Green Lanes siano in linea con gli obiettivi ESG e con la nuova direttiva europea CSDR sulla rendicontazione di sostenibilità.


NON SOLO LEGNO: LA BIOPLASTICA DI CANAPA

Accanto al legno vegetale, Green Lanes sta sviluppando biopolimeri biodegradabili e compostabili a partire dai sottoprodotti della canapa (in particolare la farina di fibra e il paździerz).


Questi materiali trovano applicazione in settori strategici come imballaggi, film sottili, giocattoli, edilizia e automotive. In collaborazione con un partner industriale, l’azienda ha già realizzato la prima pellicola sottile al mondo prodotta esclusivamente da biopolimeri di canapa, aprendo scenari concreti per sostituire la plastica convenzionale in diversi comparti produttivi.


Il percorso di Green Lanes non è passato inosservato. Nel 2024 l’azienda ha ricevuto il prestigioso premio “Zielony Orzeł” (“Aquila Verde”), assegnato dal quotidiano Rzeczpospolita, come riconoscimento all’innovazione nel campo della sostenibilità.


Parallelamente, la società ha raccolto 12,5 milioni di zloty di investimenti e avviato la costruzione del primo stabilimento produttivo a Tarnawatka. L’impianto entrerà a pieno regime nella prima metà del 2026, permettendo di scalare la produzione di Strumber e dei biopolimeri vegetali.


Ricordiamo che negli Stati Uniti questo tipo di produzioni sono già realtà grazie all’azienda Hempwood, che da tempo produce legno a partire dalla canapa, dichiarando apertamente di contribuire a salvare le foreste americane. Ora, finalmente, questo tipo di produzione arriva anche in Europa.


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